L’ossidazione li rende dello stesso colore del terreno, sono totalmente mimetizzati
L’eredità lasciata dai conflitti mondiali è incalcolabile per la quantità di ordigni sparsi per tutta Italia.
Questa quantità enorme di ordigni proviene da battaglie di artiglieria, bombardamenti aerei, campi minati, occultamento durante le due guerre mondiali.
Tra gli oltre 10.000 ordigni rinvenuti ogni anno, ci sono:
- Bombe a mano
- Bombe d’aereo
- Mine antiuomo e anticarro
- Bombe da mortaio
- Trappole
- Proiettili inesplosi
- Arsenali interrati e occultati
Ordigni utilizzati da varie nazionalità durante la guerra, tutti diversi e con potenziale esplosivo altissimo.
Erano progettati per uccidere persone e distruggere infrastrutture e mezzi.
Venivano costruiti tutti con la parte esterna in ferro e all’interno diverse tipologie di esplosivo con un detonatore per attivarli.
Essendo di ferro dopo tanti anni nel terreno l’ossidazione ha fatto il suo, rendendoli dello stesso colore della terra e danneggiando le spolette.
Una bennata sull’ordigno e … boom!
Finora la fortuna è stata dalla tua parte e non è mai successo niente.
Ma sappiamo che la parola “ho sempre fatto così” è l’arma più pericolosa.
E’ un rischio difficile da valutare, i software non servono a nulla nella valutazione.
Tante volte assecondi il Committente per far risparmiare denaro sulla bonifica bellica, portandoti in una zona di pericolo grandissima, ne va della tua professione!
Per evitare di dover gestire l’emergenza bellica in cantiere e tutelare la tua professione è necessario effettuare la valutazione del rischio.
Un’attenta valutazione del rischio bellico ti permette di garantire la tua professione e fornire al Committente uno studio molto dettagliato per affrontare le scelte operative in cantiere.
Gli ordigni bellici sono presenti in tutta Italia e se li troviamo in fase di cantiere sono difficili da riconoscere e altamente pericolosi.
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Attenti agli Ordigni Bellici!
Ing. Mario